La Torrente: l’amore per il vero pomodoro italiano
Cinquant’anni di attività e il sogno, oggi realizzato, di portare sulle tavole di tutto il mondo il profumo del vero pomodoro italiano, autentico e genuino: parliamo della storica azienda la Torrente, tra i nostri partner più apprezzati nel mondo della ristorazione.
Nata nel napoletano, a Sant’Antonio Abate, la Torrente produce e confeziona pomodori senza OGM, provenienti esclusivamente da coltivazioni italiane.
Il pomodoro viene proposto in tutte le sue forme: passata, polpa, pelati, pomodorini, fino alla riserva speciale del Pomodoro S. Marzano DOP dell’Agro Sarnese Nocerino dedicata a Don Peppe Torrente.
Un linea premium pensata per la ristorazione di qualità di cui abbiamo parlato con Antonio Paduano, nipote di Giuseppe “Don Peppe” Torrente.
Pomodoro per la Ristorazione: Don Peppe Torrente
Com’è nata la linea la Torrente “Don Peppe” e a chi è destinata?
La linea Don Peppe è nata nel 2014 per celebrare il 50° anno di attività di la Torrente, un’occasione perfetta per omaggiare chi da quel sogno è riuscito a creare una bellissima realtà. Mio nonno Giuseppe Torrente, detto Don Peppe, era un sognatore e, come tutti i sognatori, aveva una spinta in più. C’era qualcosa che infondeva in lui sicurezza, un pensiero positivo che lo accompagnava giorno dopo giorno, rendendo meno pesante il contatto con la realtà. Quello vissuto da mio nonno era un momento storico difficile, in un territorio distante dai grandi centri urbani, dai flussi di capitali e dai primi segnali di crescita di un Paese che aveva voglia di ripartire. Negli anni ’50 lavorava come vigilante nelle campagne, ma sognava di aprire uno stabilimento tutto suo a Sant’Antonio Abate. «Devo fare la fabbrica»: era questo il suo chiodo fisso. E ne parlava sempre, anche in quelle poche ore di pausa che si concedeva con qualche amico al bar del paese. Non si trattava di business fine a se stesso: mio nonno, detto Don Peppe, voleva realizzare un prodotto pregiato con ingredienti semplici, destinato a chi voleva qualcosa in più.
Pomodoro Giallo, un cibo di tendenza
Tra i prodotti di punta proposti da la Torrente spiccano i pomodorini gialli, che si sposano perfettamente con la pizza. Potresti descriverceli?
Questo tipo di pomodoro è arrivato in Italia grazie all’opera dei monaci camaldolesi di Nola, che l’hanno coltivato per secoli nei loro orti, mantenendone viva la tradizione. Oltre che per la pizza, è ottimo anche per preparare salse, vellutate e creme di ortaggi di colore giallo, come la crema di carote, zucca e peperoni gialli, di cui esalta colore e sapore con il suo gusto tipicamente dolce e pieno.
Il pomodoro giallo si è imposto subito come un “trend food”, ovvero un cibo di tendenza, in virtù della curiosità e dell’entusiasmo che suscita il suo colore particolare. Non solo: questo prodotto è apprezzato anche per le sue elevate proprietà antiossidanti, come dimostrano gli studi effettuati presso i laboratori Nutra Pharma Labs del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli.
È affascinante pensare come la risposta a certe caratteristiche sia da ricercare nella capacità della natura di trovare armi alternative per la propria difesa.
Il pomodorino giallo, infatti, privo dei preziosi carotenoidi, ha imparato a produrre speciali molecole chiamate polifenoli. I polifenoli sono presenti anche nel pomodoro rosso, ma in quantità nettamente minori. Nel pomodoro giallo, invece, c’è un’alta concentrazione di questa sostanza, che viene prodotta proprio per l’esigenza di sopperire all’assenza dei carotenoidi.
Pomodori la Torrente: i “plus”
Quali sono i “plus” dei pomodori la Torrente rispetto a quelli attualmente sul mercato?
Il mercato delle conserve dei pomodori ha raggiunto un elevato livello di conoscenza e competenza, per cui il nostro settore è molto più competitivo e allo stesso modo interessante rispetto al passato.
Saper essere di supporto a uno chef, a un pizzaiolo o anche a chi ama la cucina a livello amatoriale nelle “sfide” quotidiane è il nostro plus: la nostra gamma, così estesa, è pensata proprio per rispondere a ogni singola esigenza legata al piatto e al contesto.
Come analizzare i pomodori pelati: una breve guida
Passiamo a una domanda più tecnica: sapresti fornirci una breve guida su come analizzare i pomodori pelati? Quali sono gli aspetti da considerare?
La prima indicazione sul pelato riguarda la confezione: è necessario assicurarsi che si tratti di una latta smaltata, con una laccatura interna che garantisca una quantità di bisfenolo al di sotto della regolamentazione di legge.
Bisogna poi esaminare il peso. Il peso sgocciolato non deve mai essere al di sotto del 60 % del peso netto. Nei pelati Don Peppe riusciamo a garantire il 70% di peso sgocciolato.
Un “plus”, poi, è l’omogeneità della bacca, che deve essere soda, ma non dura e con una consistenza naturale; inoltre non deve presentare macchie, necrosi o marciume apicale.
Anche lo spessore della buccia ha la sua rilevanza: non deve superare i 3 cm di grandezza.
Il succo di pomodoro deve avere un colore rosso naturale, pulito, esente da punti neri, bucce e semi.
Infine, un valore importante è quello di consistenza (bostwick): densità e viscosità del pomodoro devono essere costanti per garantire sempre lo stesso risultato.
È fondamentale che le persone che scelgono i pelati Don Peppe abbiano la sicurezza di trovarsi davanti sempre il medesimo prodotto, senza alterazioni o spiacevoli sorprese.
Parliamo di tradizione e innovazione. In che modo la Torrente trova un equilibrio tra la tradizione e l’esigenza di uniformarsi alle tendenze di mercato attuali?
Nonostante l’azienda abbia vissuto da vicino cambiamenti e innovazioni, i valori alla base del progetto imprenditoriale sono rimasti gli stessi: la famiglia, l’alta qualità e la sostenibilità del prodotto finito. Mantenere una continuità tra passato e presente, migliorando il nostro prodotto senza alterarlo, è la nostra sfida quotidiana.
Oggi il nostro pomodoro è ancora “come quello di una volta”.