Nell’articolo di oggi parleremo di uno strumento che sicuramente può risultare molto utile nella cucina di un ristorante: l’affettatrice.
L’affettatrice permette infatti di affettare con facilità salumi e affettati, da presentare su taglieri come antipasti, o all’interno di piatti più elaborati. Ma questo comodo strumento può essere utilizzato anche con il pane, le verdure, la frutta, e persino i formaggi, diminuendo i tempi di preparazione.
Inoltre, è difficile riuscire a ottenere fette sottili come con l’affettatrice tagliando a mano. L’affettatrice risulta quindi pratica, efficace e funzionale. Tuttavia, prima di portarne una all’interno delle proprie cucine, è meglio conoscere in maniera più approfondita cos’è e come funziona l’affettatrice, quali sono le varie tipologie oggi sul mercato, e perché e come scegliere un’affettatrice di qualità.
Cos’è e come funziona un’affettatrice
La storia dell’affettatrice inizia nell’Olanda di fine Ottocento. Questo strumento fu infatti inventato da Wilhelmus van Berkel a Rotterdam nel 1898. I primi modelli erano azionati da un sistema a volano, ma ovviamente oggi quasi tutte hanno un motore elettrico.
L’affettatrice si compone sostanzialmente di un carrello, che permette di far scorrere l’alimento che si vuole tagliare su di una lama affilata che ruota, dalla grandezza variabile. Solitamente, sulla macchina è presente anche una rotella con la quale è possibile decidere, la dimensione delle fette che si vogliono ottenere, che può andare da pochissimi millimetri (quindi molto fine), fino a un centimetro circa.
Sicuramente si tratta di un macchinario che va utilizzato con cautela e coscienziosità, oltre che con sapienza. È infatti evidente che i pericoli legati alle conseguenze di incuria, negligenza, distrazione, potrebbero essere gravi. Tuttavia, le affettatrici sono fatte in modo tale da ridurre al minimo i rischi per chi la utilizza. Sul lato destro è infatti presente la lama, e lì si eseguirà il taglio, mentre su quello opposto la lama è sagomata in modo tale che non ferisca l’operatore. Da questa parte fuoriesce la fetta tagliata, che viene raccolta quindi in tutta sicurezza.
Un argomento a favore dell’acquisto di un’affettatrice per il proprio ristorante è anche la poca manutenzione che richiede, quantomeno a livello di pulizia. Per disinfettare questo macchinario è infatti sufficiente utilizzare solo acqua e un discreto igienizzante. Attenzione, perché non va bene il classico sapone, che potrebbe danneggiare la lama, e quindi rovinare la parte essenzialmente più importante del macchinario. Invece, con un disinfettante e un risciacquo accurato, necessario affinché non si formi della ruggine, la pulizia è assicurata. Come consiglio, in materia di sicurezza, è opportuno mettersi dei guanti durante queste operazioni.
Un procedimento da effettuare con frequenza e cura è quello di lubrificare l’affettatrice nelle sue parti mobili, in modo tale che il carrello scorra facilmente, senza intoppi, e quindi le operazioni di taglio risultino più fluide e precise. Inoltre, sempre con questo obiettivo, è bene affilare la lama in maniera periodica, in base alla frequenza d’uso, in modo tale che non si usuri e soprattutto non produca tagli poco precisi.
Le affettatrici differiscono tra loro rispetto diversi aspetti. Scopriamo insieme quali.
Le varie tipologie di affettatrici
Come visto, l’affettatrice può risultare molto utile nella cucina del proprio ristorante. Tuttavia, non tutti questi macchinari sono uguali, e differiscono per diversi aspetti.
La prima differenza che bisogna tenere in considerazione è il suo funzionamento, in base al quale si classificano in:
- Elettriche: questo tipo è il più comune. La caratteristica principale è di avere la lama direttamente collegata al motore. Ciò permette di abbinare massima velocità alla precisione del taglio.
- Manuali: l’affettatrice manuale va invece azionata a mano. Questa tipologia di affettatrice è consigliata a chi si ritiene già esperto nel suo utilizzo.
Se optiamo per l’affettatrice elettrica, ovviamente non possiamo non considerare il motore. Quasi scontato dire che potenza del motore e performance dell’affettatrice sono direttamente proporzionali: più alta sarà la prima, migliori saranno le prestazioni del macchinario. Sul mercato si possono trovare motori con diversa potenza, da quella considerata bassa (tra i 50 e i 100 watt), a quella media (tra i 100 e i 140 watt), a quella infine più alta (tra i 140 fino ai 400 watt).
Passiamo ora ad analizzare la seconda differenza fondamentale, riguardante la lama, sicuramente il punto forte dell’affettatrice, e quello a cui bisogna dare maggiore attenzione e cura. Esistono due tipologie di lama:
- a filo ondulato, indicate in particolare per gli alimenti più duri;
- a profilo liscio, che sono invece più adatte a tagliare alimenti più morbidi.
Sempre in tema di lama, bisogna inoltre valutare un altro aspetto, ossia quello della sua inclinazione rispetto al piano d’appoggio, su cui viene posto il prodotto da affettare. In tal senso, abbiamo due tipologie di affettatrici:
- Verticale: la caratteristica di questo tipo di affettatrice è di avere la lama che cade perpendicolarmente sul piano d’appoggio. Per affettare l’alimento desiderato, bisogna spostarlo manualmente. L’ affettatrice verticale è perfetta per affettare cibi morbidi, come per esempio molti affettati.
- A gravità: in questo caso, diversamente da quella verticale, la lama è inclinata di 90 gradi rispetto al piano d’appoggio. L’effetto è di avere una maggiore e più facile scorrevolezza dell’alimento, e per questo motivo si presta in particolare ad affettare i salumi stagionali, ma anche formaggi, verdure e pane.
Come e perché scegliere un’affettatrice di qualità per il proprio ristorante
Come visto, ogni affettatrice ha delle caratteristiche proprie, che vanno considerate per bene prima di procedere all’acquisto, in modo tale da non comprare un macchinario che non sia adatto alle vostre esigenze. Se, per esempio, nel vostro locale siete soliti servire antipasti a base di affettati, è sicuramente più adatta quella verticale. Se invece utilizzate spesso verdure tagliate, e volete velocizzare i tempi di preparazione, è probabilmente meglio acquistare quella a gravità. In ogni caso, se non avete personale già esperto, quella elettrica risulta la scelta migliore.
Sicuramente, quale che sia la scelta finale, decidere di avvalersi di un’affettatrice non sarà mai una decisione sbagliata, anzi.
Innanzitutto, utilizzare nel proprio ristorante un’affettatrice di qualità è di grande aiuto nel velocizzare i tempi di preparazione dei propri piatti, rispetto a tagliare affettati, salumi, verdure e molto altro a mano, migliorando anche la precisione.
C’è poi da dire che il taglio a mano, seppur più “affascinante” e forse anche ricercato dai clienti più attenti, necessita di coltelli di diverso tipo a seconda di cosa tagliare: con un’affettatrice, invece, potremmo affettare qualsiasi cosa vogliamo in qualsiasi momento con un unico strumento. E poi, il taglio con l’affettatrice non inficia sulla qualità, perché si tratta comunque di prodotti interi e non già affettati e comprati al supermercato.
Inoltre, questo macchinario ti consente di decidere lo spessore del taglio, senza incappare in errori che, da parte dei propri collaboratori, sono possibili (sbagliare è umano). Sempre riguardo a chi lavora nella vostra cucina, l’ affettatrice riduce il loro carico di lavoro, risparmiando le energie mentali e fisiche per altre attività.
Attenzione però sempre a un particolare di non poco conto: la consistenza e il materiale della lama, che, come già detto, è l’elemento che determina in maniera maggiore il risultato finale. La lama deve essere robusta, resistente, adatta a tagliare qualsiasi alimento e, soprattutto, di acciaio inossidabile.
Per quel che riguarda i prezzi, i costi non sono molto alti. Quelle professionali si aggirano intorno ai 1000 euro, anche se ovviamente dipende da marca, modello e tipologia.
L’affettatrice è quindi un macchinario che risulta di grande aiuto in cucina, soprattutto per chi ha un numero elevato di coperti e ha nel proprio menu diversi piatti a base di affettati, salumi, formaggi, ma anche verdure. Insomma, l’affettatrice è uno strumento molto versatile, che può servire a soddisfare diverse richieste ed esigenze.