Local Guide program: scopriamo cos’è e come può tornarci utile

Nel mondo di oggi, per emergere, qualsiasi tipo di attività commerciale non può fare a meno di una presenza costante e diffusa sul web.

Il discorso riguarda ovviamente anche quelle che operano nel settore della ristorazione. Pensiamo per esempio alle opportunità offerte dalle piattaforme di consegna a domicilio, che permettono ai clienti di ordinare con velocità e facilità, tramite app, qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Oppure alla possibilità di farsi conoscere tramite la localizzazione su Google Maps, o a quella di raggiungere decine e decine di clienti tramite un account MailChimp

Nell’articolo di oggi scopriremo invece cos’è Local Guidescome funziona, perché conviene diventare una Local Guide di Google, e i vantaggi per un’attività di ristorazione di farsi notare tra i membri di questa community.

Local Guide: cos’è e come funziona

Local Guides è una community internazionale composta da persone che intendono condividere le loro esperienze su Google Maps. Questi “esploratori” permettono a chi cerca notizie su internet di trovare i posti migliori in città, ottenendo alcuni ritorni vantaggiosi.

Questo fenomeno non interessa solamente musei, monumenti, centri culturali, ma coinvolge anche il mondo della ristorazione. Quando una persona cerca il miglior ristorante, o pizzeria, o pub, in una certa città, o in una particolare zona, può facilmente trovarlo grazie all’attività delle Local Guides. Ma chi sono le Local Guides?

Si tratta di semplici persone che decidono di contribuire a migliorare costantemente Google Maps, caricando tutte le informazioni in loro possesso su un determinato luogo. Lanciando il programma Local Guides, Google aveva proprio in mente di aumentare i dati disponibili sui luoghi che cerchiamo su Maps. Questo avviene tramite un sistema di recensioni, condivisioni di foto, risposte a domande poste da altri utenti, aggiunta di luoghi e verifica delle informazioni già presenti, alimentato dall’attività delle Local Guides. Pensiamo per esempio a quelle attività non presenti su Google Maps, o a quelle che riportano orari di apertura e chiusura sbagliati. 

Diventare Local Guides è estremamente facile. I passaggi sono due. Il primo è visitare il sito web Local Guides di Google (dove poter trovare tutte le informazioni e togliersi ogni dubbio o curiosità). Il secondo è, ovviamente, quello di iscriversi. Se non si ha un account Google, si deve prima effettuare una registrazione preliminare. 

Le condizioni per diventare una Local Guides sono: aver raggiunto la maggiore età, sottoscrivere una dichiarazione con cui ci si impegna al rispetto di quanto previsto dal programma, e non essere un’attività commerciale. Su quest’ultimo punto torneremo più avanti. Anche se non scritto, è evidente che i propri giudizi devono essere orientati verso il massimo dell’obiettività.

Una volta ultimati questi passaggi, il resto è ancora più semplice. Basta infatti visitare un posto, dopodiché recensirlo, valutarlo, e, se si vuole, caricare delle foto che mostrino il luogo agli altri utenti. Si può decidere di decidere di inviare una semplice recensione, indicando il numero di stelle che si vuole assegnare, oppure lasciarne una scritta. In questo caso, l’aiuto fornito agli altri utenti è sicuramente maggiore. In questo modo, infatti, si possono delineare meglio i punti di forza o debolezza di un certo luogo. Questo, visto dal punto di vista di un ristoratore, può essere un modo istantaneo, intuitivo, e molto intelligente, per capire cosa i clienti apprezzano, e cosa e come migliorare ciò che viene ritenuto invece meno soddisfacente.

Local Guides quindi è un progetto aperto a chiunque abbia voglia di condividere le proprie esperienze. Ma c’è di più. Non si deve infatti pensare che le Local Guides siano ispirate da una certa filantropia (o almeno non solo). Chi partecipa al progetto ottiene infatti numerosi vantaggi, a seconda della costanza e capillarità della sua condivisione, che fanno accumulare punti. Ma come si fa a guadagnarli?

Come accumulare punti su Local Guides.

Le Local Guides sono quindi chiamate a inserire più informazioni possibili su un certo luogo da loro visitato recentemente. Ogni recensione ti fa accumulare punti, con i quali sali di livello. Avanzando di grado, Google ti porrà sempre più domande sui luoghi visitati e recensiti: rispondendo ai vari quesiti, una Local Guides guadagna ulteriori punti. I punti non si accumulano solo attraverso le recensioni, ma anche tramite il caricamento delle foto, la verifica delle informazioni già esistenti, l’aggiunta di luoghi su Google Maps. Ma quanti punti vale ogni azione che compiamo? Vediamo insieme il regolamento, partendo dalle attività che danno meno punti, fino a quelle con maggior valore.

  • Risposta a recensione: 1 punto
  • Verifica informazioni: 1 punto.
  • Valutazione di un posto: 1 punto
  • Tag: 3 punti.
  • Rispondere a Domande/Risposte: 3 punti.
  • Caricamento di una foto: 5 punti. 
  • Caricamento video (10 secondi massimo per video personali, 30 per quelli provenienti da fonte esterna): 7 punti.
  • Una recensione a stella: 10 punti.
  • Una recensione scritta con più di 200 caratteri: 10 punti bonus.
  • Pubblicazione elenco idoneo: 10 punti (+ 5 punti per la descrizione nell’elenco).
  • Aggiunta nuovo luogo: 15 punti
  • Aggiunta nuova strada: 15 punti.

È importante sapere che i punti sono cumulabili, ossia non scadono, e vengono aggiornati ogni 24 ore. Tuttavia, se Google riscontra violazioni alle linee guida di comportamento, una Local Guide può veder decrescere il proprio punteggio. 

In base ai punti guadagnati, si scalano i livelli. Dopo il quarto di otterrà il primo bagde di Local Guide. Vediamo ora come si avanza nella classifica.

  • Livello 1: 0 punti
  • Livello 2: 15 punti
  • Livello 3: 75 punti
  • Livello 4: 250 punti + badge
  • Livello 5: 500 punti + badge
  • Livello 6: 1.500 punti + badge
  • Livello 7: 5.000 punti + badge
  • Livello 8: 15.000 punti + badge
  • Livello 9: 50.000 punti + badge
  • Livello 10: 100.000 punti + badge

Local Guides: i vantaggi per i clienti e per i ristoratori

Partiamo col dire che diventare Local Guide fa ottenere sì numerosi vantaggi, ma non si tratta di ricompense economiche. Ma allora perché entrare a far parte di questa community? Quello che Google offre sono premi non sottoforma di denaro, ma comunque allo stesso modo allettanti, e che vanno in base al livello raggiunto. Tra questi compaiono: 

  • ricezione di informazioni esclusive con la newsletter mensile delle Local Guide; 
  • iscrizione a workshop e Hangout ospitati da Google; 
  • possibilità di scoprire e provare nuovi prodotti e funzionalità Google in anteprima
  • conduzione di una discussione in qualità di moderatore;
  • inviti per eventi ospitati in alcune città da Google.
  • Upgrade dello spazio di archiviazione in Google Drive.

Questi sono solo alcuni dei vantaggi che hanno ricevuto negli anni le migliaia di Local Guides.

Ma quale ritorno possono avere i ristoratori dal programma Local Guides di Google?

Uno dei requisiti per accedere alla community è, come detto, quello di non essere un’attività commerciale. Un ristoratore non può quindi partecipare con il profilo Google aziendale. Ciò, infatti, violerebbe il principio di imparzialità e obiettività che guida, o dovrebbe guidare, ogni recensione lasciata. Non si può avere quindi una ricompensa “diretta”. Ma risulta evidente come ce ne sia una “indiretta”. Se una Local Guide trova il tuo ristorante di suo gradimento, potrà recensirlo positivamente, facendo quindi aumentare la tua visibilità su internet. Una persona che cercherà un bel posto dove andare a mangiare vedrà comparire la tua attività, in maniera più rilevante in base alle recensioni degli altri utenti. A sua volta, condividerà la sua esperienza positiva, alimentando un circolo virtuoso che porterà nuovi clienti nel tuo locale, e ne aumenterà la reputazione.

Local Guides mette quindi in contatto ristoratori e clienti, in uno scambio reciproco di servizi e giudizi positivi, che, nel mondo di oggi e vista l’evoluzione digitale, sarebbe poco saggio non considerare.

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