La promozione del cibo non passa più soltanto per l’attenzione rivolta ai valori nutrizionali o alla qualità del prodotto.
Tra le aziende ha acquisito sempre più importanza una strategia di marketing improntata sul food storytelling, con al centro il fattore umano e il coinvolgimento emotivo.
Infatti, al giorno d’oggi è diventato difficile trovare un’azienda, grande o piccola, che rinuncia ad adottare la strada della narrazione tra le tecniche per pubblicizzare un proprio prodotto.
Per intraprendere un efficace lavoro di storytelling è necessario seguire dei consigli utili e conoscere le principali tecniche, nonché avere la consapevolezza di quali siano i giusti canali attraverso cui veicolare un determinato messaggio.
Inoltre, è fondamentale rivolgersi sempre a degli esperti nel settore per ottenere positivi riscontri dalle proprie strategie.
Vediamo quali sono le principali vie da seguire e perché lo storytelling è diventato sempre più importante per migliorare il proprio business.
Perché lo storytelling è diventato sempre più centrale nelle strategie aziendali
Non è più un segreto il fatto che puntare sulla narrazione sia una tecnica che premia in termini di vendite, tutte le aziende ormai hanno compreso questo concetto. Sia la multinazionale che la piccola start-up oggi non rinunciano al reparto specializzato nella produzione e pubblicazione di contenuti per supportare l’attività aziendale.
Avere un team di preparati content strategist significa farsi trovare pronti a intercettare le risposte dei consumatori e degli utenti sul piano delle emozioni. È diventato sempre più importante, infatti, saper puntare sul coinvolgimento emotivo dei destinatari di un messaggio.
Seguendo questo tipo di pubblicità, quando viene presentato un prodotto o un servizio l’obiettivo è suscitare delle emozioni e quindi far leva sul lato sentimentale del pubblico. Riuscire a provocare un’emozione particolare verso il potenziale consumatore permette di veicolare il messaggio in modo più intenso e duraturo: le informazioni su cui l’azienda vuole porre maggiormente attenzione vengono così assorbite con maggiore facilità e immediatezza dal destinatario.
Il coinvolgimento emotivo diventa fondamentale se si vogliono trasmettere i valori legati all’azienda facendo capire, in questo modo, quanto una determinata tematica (che può essere la sostenibilità, l’integrazione, le storie delle singole persone o altro) sia importante per chi comunica.
Il coinvolgimento emotivo è una delle vie che porta anche al concetto di brand awareness, ossia la riconoscibilità di un’azienda legata a determinati servizi forniti o valori trasmessi. Comunicare a un livello più profondo rispetto ai metodi della pubblicità tradizionale porta anche a mettere in campo l’identità aziendale che si vuole mostrare al pubblico. Raccontare la propria mission o la propria vision consente di instaurare un rapporto più aperto e intenso con il cliente, al di là quindi della promozione del singolo prodotto.
Da non dimenticare che lo storytelling nel marketing ha posto in primo piano anche il fattore umano: sempre più spesso vengono messe in luce le storie delle singole persone che sono dietro al lavoro dell’azienda e che rendono possibile la produzione di ciò che viene poi acquistato dal consumatore. Incentrare il messaggio sulle storie personali può accrescere il coinvolgimento e il legame del pubblico con l’azienda stessa.
Il contributo portato dalle storie nel food
Una volta constatato che lo storytelling è diventato un alleato prezioso delle aziende in ogni ambito, va rivolta particolare attenzione a quanto esso sia diventato importante nel settore food.
Puntare sulle storie e sul coinvolgimento emozionale del pubblico può incidere sulle decisioni di acquisto. Il cibo si adatta particolarmente a questo tipo di pubblicità: basti pensare ai messaggi riguardanti la sostenibilità e la tracciabilità del prodotto, le tecniche utilizzate per la lavorazione o le storie delle singole persone dietro al processo di produzione.
Coinvolgere l’utente sul piano della narrazione può rafforzare ulteriormente il legame tra produttore e cliente. A tal proposito ha acquisito sempre maggiore importanza il corporate storytelling (la narrazione d’impresa) ovvero la tecnica per promuovere l’azienda e i suoi valori attraverso la narrazione di storie.
Come detto, il cibo si sposa particolarmente con queste esigenze date le tematiche a esso connesse. Persino la massima organizzazione mondiale nel settore alimentare, la Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO),sostiene l’importanza dello storytelling affinché venga dato il giusto spazio alle questioni più urgenti del nostro tempo e si costruiscano solide relazioni con il proprio pubblico.
La FAO ha messo a disposizione una guida alla narrazione dove viene sottolineata l’importanza, tra le altre cose, di saper usare le diverse piattaforme e servirsi di storie supportate da un adeguato materiale video e fotografico: un incontro tra arte, pubblicità e sostegno a idee di rilievo.
Consigli utili per un corretto storytelling
Per ottenere risultati positivi dalla propria attività di storytelling bisogna seguire alcuni principi generali.
Nella maggior parte dei casi il racconto della propria azienda, con i propri valori e i propri obiettivi, è al centro della campagna di comunicazione. L’identità aziendale, infatti, è uno dei principali elementi che permettono una connessione più profonda con il potenziale cliente: quest’ultimo percepisce positivamente un’eventuale condivisione di idee con il mittente del messaggio. Oltre all’identità, a giocare un ruolo fondamentale nella narrazione è la storia del marchio, elemento di riconoscibilità nei confronti del potenziale cliente.
È fondamentale, soprattutto nelle fasi iniziali, affidarsi a esperti di storytelling e professionisti del food marketing per evitare errori nell’attività di comunicazione in ciascun canale su cui si decide di veicolare il messaggio.
Gli elementi per una storia di successo
Quali sono gli elementi che non devono mancare quando si vuole creare uno storytelling di successo nel food marketing? Non esiste un vademecum universale ma possiamo riassumerli, in via semplificata, con un breve elenco:
- Originalità
- Conoscenza del target di riferimento
- Scelta del canale
- Immagini e video
- Focus sul valore che si vuole comunicare
Per pubblicizzare il proprio prodotto bisogna veicolare un messaggio che abbia un impatto immediato sul pubblico: per questo è necessaria una componente di originalità nell’oggetto che viene comunicato.
Alla base di un progetto di storytelling ci devono sempre essere idee chiare su ciò che si vuole mettere maggiormente in risalto: dal contenuto del messaggio al target di pubblico che si va ad intercettare.
È importante, infatti, adattare il tono e lo stile a seconda di quale tipo di pubblico ci aspettiamo di trovare tra la platea di destinatari. Un discorso simile va fatto per la scelta del canale: ogni piattaforma prevede un particolare tipo di linguaggio con cui presentare il proprio lavoro – che sia un social o il proprio sito aziendale o un media tradizionale.
Inoltre, è fondamentale accompagnare i propri contenuti con una giusta componente visual: la scelta di immagini – belle e curate – o di video – emozionanti o divertenti – determinano, nella gran parte dei casi, la riuscita dell’attività comunicativa e l’impatto sui sentimenti del pubblico.
Tutti questi elementi sopra citati, però, ruotano attorno al contenuto del messaggio: bisogna sempre avere la consapevolezza di quale valore si vuole porre in primo piano e su cui intende identificarsi l’azienda, ed è su quel punto che deve essere condotto il focus dell’attività. Il cliente deve sempre avere ben chiaro l’elemento distintivo dell’azienda che ha davanti.