Cos’è l’ISMEA

L’agricoltura è uno degli elementi cardini della nostra economia. Nonostante le grandi innovazioni in ambito informatico e digitale, quello primario rimane un settore ancora fondamentale, in cui convergono elementi delle più antiche tradizioni e le più recenti innovazioni tecnologiche. L’agricoltura è un campo caratterizzato da grandi potenzialità ma allo stesso tempo da estrema fragilità, essendo legato anche a fattori più o meno prevedibili, come quelli atmosferici.

Per questo, quasi tutti i Paesi si dotano di enti e meccanismi a sostegno di questo settore, delle imprese e dei lavoratori. In Italia esiste, proprio in quest’ottica, l’ISMEA. Nell’articolo di oggi scopriamo cos’è l’ISMEA, di cosa si occupa, qual è la sua mission e quali gli interventi messi in campo a favore del settore agricolo.

Storia e obiettivi dell’ISMEA

Come si legge nel proprio sito istituzionalel’ISMEA, ossia Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo alimentare,è un ente pubblico economico di ricerca vigilato dal MiPAAF. L’ ISMEA nasce nel 1999, con il decreto legislativo n.419 del 29 ottobre di quell’anno, che sanciva l’accorpamento dell’Istituto per Studi, Ricerche e Informazioni sul Mercato Agricolo (già ISMEA) e della Cassa per la Formazione della Proprietà Contadina. Il decreto prevedeva il riordinamento più generale del sistema  degli enti pubblici italiani.

Successivamente, si assiste a un ulteriore accorpamento, quello dell’Istituto sviluppo agroalimentare (ISA) Spa e la Società gestione fondi per l’agroalimentare (SGFA) s.r.l., definito con la Legge n.208 del 28 dicembre del 2015, con la quale si istituisce definitivamente l’ ISMEA nella forma attuale. La fondazione dell’ISMEA aveva come obiettivo quello di affiancare le Regioni nel loro lavoro di riordino fondiario. Un fine da raggiungere grazie a attività di formazione e ampliamento della proprietà agricola.

Un altro degli obiettivi dell’ISMEA è quello di favorire il ricambio generazionale in agricoltura, seguendo in questa direzione uno specifico regime di aiuto approvato dalle istituzioni europee, nel dettaglio dalla Commissione. Nonostante il suo legame con gli enti locali, ma anche, come visto, dagli organismi comunitari, l’ISMEA svolge le sue attività istituzionali solamente tramite il lavoro dei propri dirigenti e dei propri funzionari, poiché detentrice del potere di rappresentanza organica. L’ente quindi non si avvale in alcun caso di intermediari esterni.

Ma quali sono queste attività?

L’ISMEA si occupa della realizzazione di servizi informativi, assicurativi e finanziari. In quest’ultimo caso, quindi, l’ISMEA si propone come un ente di garanzia sia a livello di credito che finanziario per le imprese agricole, anche nelle loro forme associate. Lo scopo è quello di facilitare l’informazione e la trasparenza dei mercati, ma anche di rendere più semplice l’interazione con il sistema bancario e con quello assicurativo.

Altri scopi legati all’attività dell’ISMEA sono quello di favorire la competitività delle aziende che operano nel settore primario, riducendo allo stesso tempo i pericoli legati alle attività produttive e all’esposizione alle dinamiche di mercato. 

La mission e gli strumenti dell’ISMEA

La mission dell’ISMEA è quindi quello di sostenere la competitività del settore agricolo-alimentare del nostro Paese, aiutandolo a muoversi nel difficile mercato internazionale e ad affrontare le continue sfide e insidie. L’ente, come visto, propone strumenti informativi, di mercato, ma anche di natura fondiaria, finanziaria e assicurativa, nonché di istituzione di garanzia creditizia e finanziaria per gli operatori del settore primario. Riassumendo, i servizi offerti dall’ ISMEA hanno come obiettivo:

– favorire la trasparenza dei mercati, diminuendo le asimmetrie a livello informativo, tutelando gli interessi dei consumatori;
– accrescere il livello di competitività delle imprese. Ciò avviene in particolare attraverso il monitoraggio della funzionalità e dell’efficienza dei mercati, sempre in una visione generale di filiera. L’ISMEA porta quindi avanti analisi indipendenti riguardanti aspetti come la congiuntura economica o la strategia seguita;
– agevolare il rapporto degli operatori dell’agro-alimentare con il sistema bancario e assicurativo, tramite una valutazione del profilo di rischio economico-finanziario delle imprese.

Per portare avanti queste attività e perseguire i suoi obiettivi, l’ISMEA si dota di un insieme particolareggiato e adatto di strumenti, sia qualitativi che quantitativi.

  • Una rete di rilevazione dei prezzi (certificata UNI EN ISO 9001:2008) dei prodotti agricoli e alimentari, sia all’ingrosso che al dettaglio, ma anche dei mezzi di produzione. 
  • Un sistema di panel indirizzato a monitorare il settore agricolo, ma anche quelli ittico e industriale, arrivando fino a quello della distribuzione.
  • Un osservatorio dei consumi domestici, che si basa su un campione rappresentativo di consumatori.
  • Un kit di strumenti di previsione che si basano su modelli quantitativi creati ad hoc per il settore agroalimentare. In questo modo, l’ISMEA riesce a offrire una rappresentazione degli scenari, valutando l’impatto di determinate scelte in tema di politica economica.

Strumenti quindi diversificati tra loro, che permettono all’ente di offrire servizi e soprattutto garanzie, proponendosi come una realtà affidabile per chi lavora nel mondo dell’agricoltura.

L’ISMEA, inoltre, porta avanti le sue attività anche attraverso collaborazioni di alto livello. Le partnershipvedono enti e istituzioni sia nazionali che internazionali. Tra quelle italiane vanno annoverati sicuramente il Mipaaf, l’AGCM, i Nas, solo per citarne alcuni. Tra quelle al di fuori del nostro Paese, ci sono il DG agri, l’Eurostat, e altri ancora. Collaborazioni di rilievo sono anche quelle con istituti di settore come l’ABI o l’ANIA, nonché con le associazione delle imprese e dell’industria agroalimentare.

I settori di intervento dell’ISMEA

L’ente, attualmente presieduto da Angelo Frascarelli, opera quindi nel settore agroalimentare a trecentosessanta gradi. Infatti, gli interessi dell’ISMEA investono ogni ambito del mondo dell’agricoltura e, più in generale, dell’industria alimentare. Si va infatti dal settore ortofrutticolo (che comprende ortaggi, frutta, agrumi e frutta a guscio) a quello dell’olio di oliva. Ma non solo. L’ente è infatti concentrato anche sul settore enologico, su mondo dei Dop e degli Igp, nonché su quello del biologico.

Abbiamo detto che ISMEA non è solo sinonimo di agricoltura in senso più stretto.

Tra i campi di interesse dell’ente, infatti, rientrano per esempio due settori di particolare rilevanza per l’industria alimentare mondiale, e in modo ancora maggiore per quella del nostro Paese. Stiamo parlando in primo luogo di quello delle carni, di tutti i tipi: da quelle bovine a quelle suine, dalle avicole (più le uova) a quelle ovine e caprine, fino a salumi e conigli. Il secondo è quello latto-caseario, che in Italia assume una rilevanza particolare, con produzioni importanti a livello qualitativo e quantitativo.

Per offrire una panoramica completa su quelle che sono le attività dell’ISMEA, concludiamo con il dire che l’organismo si occupa anche di seminativi (cereali e semi oleosi) e di altre filiere, come quelle legate alla produzione del miele e di piante e fiori

Inoltre, l’ISMEA offre una serie di opportunità. Si parte con il favorire le start-up e lo sviluppo d’impresa, a investimenti e finanziamenti per le imprese, passando per vari tipi di garanzia creditizia e assicurazione. Si arriva poi fino a servizi dedicati alla P.A., senza tralasciare l’importante opera di monitoraggio e analisi dei mercati agricoli.

L’ISMEA si presenta quindi come uno degli organismi più importanti a livello nazionale per quel che riguarda il settore agroalimentare. Un ente che, con la sua attività, promuove e favorisce la competitività delle aziende italiane nel mondo.

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