È evidente a tutti come i contenuti inerenti al cibo abbiano avuto un vero e proprio boom di interesse sul web negli ultimi anni.
Il food è diventato in poco tempo una delle tematiche più ricercate dagli utenti e questa tendenza ha coinvolto anche i social network. Una tale popolarità ha favorito senz’altro la diffusione e l’importanza di un buon food marketing per le attività di ristorazione: promuovere il cibo sui propri canali social con contenuti sempre originali si è rivelata ben presto una soluzione irrinunciabile per aumentare la propria visibilità e il proprio traffico in rete.
Fare food marketing, ovviamente, non è una banalità in cui può imbattersi chiunque con il minimo sforzo; è necessaria, infatti, un’attività e un piano ben strutturato possibilmente affidato a una persona o a un team qualificato che segua esclusivamente questo tipo di compiti.
I social si sono rivelati da subito un terreno fertile per questo tipo di attività, ognuno con le proprie specificità, adatti per raggiungere una vasta fetta di pubblico attraverso la pubblicazione di contenuti mirati.
Al giorno d’oggi, per chi si trova a gestire un’attività di ristorazione, non è più in discussione la scelta se essere presenti o meno sui social: il vero interrogativo da porsi è quale migliore strategia bisogna adottare per sfruttare la propria presenza sui social (e, in generale, on line).
Come detto, ogni social ha la sua peculiarità e un’adeguata strategia di food marketing deve adattarsi ad ogni canale prendendo il meglio da ognuno di essi. Nei prossimi paragrafi vedremo qualche consiglio per gettare le basi di una strategia di food marketing adatta alle proprie esigenze
Food marketing: l’importanza di un’attenta presenza sui social
Anche la più piccola attività di ristorazione ormai è attenta a condurre un’adeguata attività di food marketing sui suoi canali social.
Ovviamente, per avere buoni risultati in termini di visibilità e di reputation non basta solo “esserci” ovvero postare saltuariamente qualche foto o comunicazione sulle proprie pagine, ma saper ricavare il meglio delle opportunità offerte da ogni social grazie a una strategia mirata e a contenuti di qualità.
Tutto questo è il risultato di un attento studio del target di riferimento, del messaggio che si vuole veicolare circa la propria attività e delle potenzialità offerte dal social. È indubbio, quindi, che una strategia adottata su Facebook sarà diversa da quella utilizzata per Instagram così come sarà assai differente da un’eventuale strategia di marketing su Tik Tok.
Innanzitutto, bisogna avere ben chiaro quali sono i target più facilmente intercettabili sui singoli social: una strategia su Facebook, ad esempio, deve tenere conto della presenza in gran parte di un pubblico di età mediamente più alta rispetto a quello di Instagram e ancor di più rispetto a quello di Tik Tok, quest’ultimo costituito soprattutto da giovani di fascia 16-20 anni anche se negli ultimi tempi è in continua espansione.
Oltre al pubblico va considerato il funzionamento dei vari social: su Facebook vengono premiate di più le inserzioni mentre su Instagram c’è un’attenzione superiore ai contenuti di qualità e su Tik Tok è necessario proporre contenuti originali e divertenti per giustificare la propria presenza.
Molta attenzione va riservata alla qualità di ciò che si vuole comunicare: sono importanti le descrizioni testuali che devono comunicare un messaggio chiaro al pubblico e suscitare emozioni così come le immagini dei piatti o dei luoghi devono essere davvero interessanti e con un’adeguata definizione.
Altro elemento da non trascurare mai è il coinvolgimento dell’utente attraverso l’ideazione di contest che invitano alla partecipazione mettendo magari in palio uno sconto presso il proprio locale; ma anche la possibilità di ricondividere contenuti interessanti generati dai visitatori o, ancora, proporre offerte speciali per una determinata occasione.
Obiettivo: diversificare la propria strategia sui diversi social
Per promuovere al meglio la propria attività di ristorazione non bisogna lasciare nulla al caso e conoscere bene i socialcon cui si va a lavorare. A seconda del tipo di strategia che si vuole portare avanti e del target di riferimento si decide su quale social massimizzare i propri sforzi, senza dimenticare come le strategie su più social possano perfettamente integrarsi tra loro e procedere parallelamente.
Facebook è adatto per promuovere il cibo tramite video lunghi, ideali per la spiegazione di ricette e per mostrare nuovi ambienti di lavoro o destinati alla clientela, ma anche attraverso la condivisione di video più brevi, utili per veicolare aspetti più curiosi o trailer di ricette e per invitare gli utenti a vedere altri contenuti nella propria area personale.
Rispetto a Instagram la peculiarità di Facebook è anche quella di postare dei link di approfondimento (articoli o ricette) che possono rimandare al proprio sito o blog. Inoltre, su Facebook è molto più fruttuosa un’attività di social advertising –le inserzioni a pagamento che possono anche essere programmate e hanno l’obiettivo di raggiungere un pubblico più vasto.
Instagram è utilizzato da un pubblico mediamente più giovane di Facebook e, soprattutto, si basa quasi esclusivamente sull’aspetto visivo. Per una buona strategia di food marketing su Instagram è bene quindi produrre contenuti di qualità sotto forma di immagini e video – che siano post, storie o reel.
Nel primo caso è consigliabile postare immagini statiche con un forte impatto visivo e immediato sull’utente, intento a “scrollare” il feed: le immagini possono contenere un piatto ben curato, gli ingredienti utilizzati per la preparazione o mostrare gli ambienti destinati alla clientela per raccontare l’esperienza attesa nel proprio locale.
Le Instagram stories (disponibili anche su Facebook) sono immagini o video brevi, disponibili per 24 ore, dove l’obiettivo è catturare subito l’attenzione dell’utente tramite contenuti interessanti: in questo senso è molto utile ricorrere agli strumenti messi a disposizione da questa opzione per favorire l’interazione con il visitatore, ad esempio tramite sondaggi a cui si può immediatamente rispondere.
I reel, come le stories, sono video brevi che però hanno una loro sezione dedicata nel profilo e sono visibili senza limiti di tempo. Chi ricorre a questi brevi filmati solitamente adotta un’attività di editing e montaggio audio che risultano molto utili alle aziende per comunicare con un linguaggio dinamico e divertente.
I social appartenenti al gruppo Meta – Facebook e Instagram – sono sicuramente quelli più utilizzati dalle aziende per le attività di marketing, in particolare nell’ambito food. In questo senso social giovani come Tik Tok rappresentano un terreno meno battuto per la promozione di attività commerciali.
Proprio questo aspetto, però, potrebbe rivelarsi un’interessante opportunità data la poca concorrenza sul social e il minore rischio di venire risucchiati da un vasto insieme di attività di competitor con conseguenze negative anche per la visibilità. Tik Tok si sta rivelando un serbatoio dalle indubbie potenzialità per il pubblico giovanile, soprattutto in età tardo-adolescenziale e nella fascia immediatamente successiva.
Inoltre, non essendo ancora saturo, questo social consente di ottenere buoni risultati dalle inserzioni anche con una spesa contenuta. Per un’attività di ristorazione saper sfruttare le potenzialità di questo social significa ritrovarsi un bacino di pubblico molto interessante.
Naturalmente, su Tik Tok bisogna pensare a contenuti originali e divertenti che ben si adattano ad una fruizione che su questo social va molto veloce: bisogna quindi catturare subito l’attenzione dell’utente che altrimenti passa immediatamente al video successivo dimenticandosi del post che abbiamo provato a diffondere.
Le opzioni per fare una buona attività di food marketing sui social non mancano: come abbiamo visto, è necessario avere una sufficiente conoscenza delle varie piattaforme e saper costruire un messaggio coinvolgente per il pubblico sia attraverso descrizioni testuali che tramite contenuti multimediali.