Come fare per aprire una pasticceria in casa propria

La passione per la cucina è comune a molte persone ed è anche frequente trovare chi ama particolarmente mettersi alla prova con i dolci ai fornelli tanto da volerlo rendere un hobby remunerativo. Forse non tutti sanno, infatti, che è possibile avviare una vera e propria pasticceria nella propria abitazione per la preparazione e la vendita di dolci così come di ogni altro tipo di cibo.

Aprire una cucina professionale in casa propria è un’interessante opzione per far fruttare la propria abilità in cucina, per arrotondare i propri guadagni o per mettere in pratica il proprio hobby.

Per poter vendere dolci preparandoli direttamente in casa propria è necessario avere dei determinati requisiti. Se si possiedono questi requisiti, che andremo a vedere nei prossimi paragrafi, si potrà avere la cosiddetta IAD ovvero un’Impresa Alimentare Domestica. La IAD è il riconoscimento legale con cui si può condurre un’attività per preparare e vendere i propri dolci da casa.

Cos’è una IAD (Impresa Domestica Alimentare)?

La IADImpresa Domestica Alimentare – costituisce un’attività con cui è possibile preparare cibo direttamente da casa propria e venderlo al pubblico in modo legale.

Chi può aprire una IAD:

  • Partita Iva con codice ATECO apposito
  • Lavoratore dipendente con apertura di partita Iva
  • Dipendente pubblico appartenente a determinate categorie con apertura di partita Iva

A chi possono essere venduti i prodotti preparati:

  • Privati
  • Negozi
  • Bar e ristoranti
  • Stand in centri commerciali

La clientela può essere rappresentata da privati così come da negozi, bar, ristoranti, fiere o stand in centri commerciali. Una IAD può essere aperta da chi è già un lavoratore dipendente, aprendo una partita Iva con l’aiuto di un commercialista per calcolare le tasse Inps da versare a seconda di ogni caso; anche un dipendente del settore pubblico può aprire una IAD nel caso appartenga a una categoria che permette l’avvio di una seconda attività (sempre tramite l’apertura di una partita Iva). Chi possiede già una partita Iva, invece, può aggiungere un nuovo codice ATECO per la produzione della propria IAD e includere la documentazione necessaria per l’apertura.

Essere titolari di una IAD, quindi, permette di lavorare comodamente da casa, in una cucina che di fatto è un vero e proprio laboratorio domestico dove mettere in pratica la propria passione e le proprie abilità. Oltre ai dolci, come nel caso di una pasticceria, è possibile preparare qualsiasi prodotto da forno salato come piatti da consumare subito (ad esempio pasta, lasagne o pollo arrosto), pasta fresca, conserve o miscele di tè e tisane. Unico divieto rigorosamente da rispettare è quello di vendere bevande alcoliche.

Bisogna ricordare che la denominazione di Impresa Domestica Alimentare non è un termine riconosciuto ufficialmente dagli enti competenti; il termine corretto è “microimpresa alimentare domestica” ed è con questa dicitura che gli organi preposti ad attuare le norme e a valutare i requisiti (come le Asl o la Conferenza Stato-Regioni) rilasciano l’autorizzazione ad aprire un’attività alimentare presso la propria abitazione.

I requisiti per aprire una pasticceria in casa propria

Naturalmente per avere una IAD è necessario presentare alcuni requisiti essenziali in modo da ottenere un riconoscimento e un permesso legale. Analizziamoli uno ad uno:

  • Apertura di una partita Iva
  • Planimetria con stanze adibite a IAD e disposizione dei mobili in base all’uso
  • Presentazione della SCIA presso lo sportello SUAP
  • Attestato HACCP
  • Autorizzazione della Asl della regione di appartenenza
  • Agibilità dell’abitazione
  • Residenza o domicilio presso la IAD

Bisogna innanzitutto aprire una partita Iva con il codice Ateco adatto e procedere alla registrazione presso la Camera di Commercio. È necessario disporre di cucina abitabile, bagno e antibagno che andranno notificati alla Asl come spazio laboratorio, e presentare una planimetria in un documento apposito redatto da un geometra o un architetto con la disposizione dei mobili in base all’uso. L’Asl di competenza dovrà rilasciare l’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Allo sportello SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) andrà trasmessa la SCIA, documento che segnala l’inizio dell’attività in questione. Altro elemento indispensabile per l’avvio dell’impresa è l’attestato HACCP da ottenere previa frequentazione di un corso che certifica la conoscenza dell’igiene e della sicurezza alimentare.  

Per avere una cucina a norma bisogna fare molta attenzione alla disposizione razionale degli spazi e alla presenza di attrezzature adeguate, tra i requisiti chiave di una IAD. Per rispettare le norme igienico-sanitarie, infatti, è indispensabile ridurre gli sprechi e ottimizzare i processi di produzione. Va assicurata una corretta suddivisione tra le zone di cottura, lavorazione e pulizia: a beneficiarne non è solo la produttività ma anche la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti preparati.  

Oltre a una serie di requisiti fondamentali per rispettare le norme igienico-sanitarie bisogna tenere in considerazione altri elementi strutturali riguardanti la propria abitazione. Un aspetto fondamentale, che prescinde dall’intenzione di aprire una IAD, è che la propria abitazione presenti il requisito di agibilità senza il quale la casa verrebbe considerata abusiva e non vi sarebbe possibile esercitare alcuna attività oltre che risiedere al suo interno. Tra i documenti riguardanti la propria abitazione non è necessario presentare il cambio di destinazione d’uso pur rispettando tutte le norme sanitarie della regione di appartenenza.

Che il locale dove si intende aprire la IAD sia di proprietà o in affitto non è un aspetto fondamentale ai fini dell’autorizzazione degli organi competenti; lo è invece avere il proprio domicilio o la propria residenza presso la IAD, non è infatti possibile gestire questo tipo di attività risiedendo da un’altra località.

Quanto costa in media aprire una IAD?

Tra le domande più frequenti di chi ha intenzione di aprire una IAD c’è ovviamente quella dei costi da sostenere. Va detto che l’investimento iniziale per avviare l’attività è abbastanza contenuto se si pensa alle spese che solitamente vanno affrontate per l’apertura di un locale su strada o comunque aperto al pubblico.

Mediamente l’investimento iniziale per avviare una Impresa Alimentare Domestica si aggira tra i 2000 e i 4000 euro, non una cifra elevata se raffrontata con le spese necessarie per aprire un locale su strada per il quale si può arrivare intorno ai 50 mila euro. Aprendo una pasticceria direttamente da casa propria vengono meno diverse voci di spesa, che alleggeriscono decisamente l’investimento iniziale, come l’affitto stesso di un locale e le annesse spese per le utenze, l’assunzione di dipendenti, e le tasse comunali su vetrine e insegne; rimanendo sul discorso tasse non c’è da pagare alcuna imposta aggiuntiva sulla spazzatura. Scegliendo la strada della IAD, dunque, molte spese non vanno sostenute limitando le spese complessive alle tasse che già si pagano per la propria abitazione, alle attrezzature in base alle proprie necessità e alle certificazioni HACCP.

Naturalmente l’avvio di una IAD rappresenta un investimento sulle proprie abilità e sul proprio futuro. Per questo, nonostante non rientri tra i requisiti necessari per ottenere le dovute autorizzazioni dagli organi competenti, è fondamentale assicurarsi un’adeguata preparazione su questo lavoro e sui prodotti che verranno trattati per non venire travolti da una concorrenza assai ampia di bar e pasticcerie. Non è un caso che si verifichino spesso chiusure di attività simili dopo soli pochi anni dall’apertura; ciò è dovuto alla scarsa conoscenza della materia di chi ha deciso di provare questa strada. Un’adeguata preparazione a questa professione è la miglior soluzione per emergere, avere una propria identità definita rispetto alla concorrenza ed evitare che le spese superino i guadagni nel giro di poco tempo.

Foto di June O su Unsplash

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza i cookie per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Navigando su questo sito, accetti il nostro utilizzo dei cookie.