Bevande ai funghi: un nuovo trend?

Tra i drink del futuro ci saranno le bevande ai funghi: già oggi si stanno diffondendo grazie a diverse aziende che dimostrano di credere in questo trend.

Queste particolari bevande vengono preparate con l’apporto di funghi medicinali che, oltre a dare un sapore unico, presentano effetti benefici per la salute e il corpo.

Del resto, i funghi nelle bevande venivano utilizzati già molti secoli fa in diversi riti e ora possono tornare a rappresentare un’interessante tendenza. Vediamo quali sono le alternative più note.

Il Mushroom Coffee a base di Reishi

Tra le bevande da provare c’è sicuramente il caffè Mushroom, che contiene il fungo denominato Ganoderma Lucidum (o Reishi). Si tratta di un fungo ricco di minerali (come potassio, selenio, fosforo e magnesio) e di vitamine appartenenti al gruppo B. Tutti questi elementi contribuiscono a portare effetti positivi per la salute: da una condizione rilassante (proprio come una camomilla) alla riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Questo tipo di fungo è distribuito anche sotto forma di bustine da sciogliere nella tazza.

Ma il caffè ai funghi può contenere anche altri ingredienti simili: tra questi i funghi noti come Criniera del leone Coda di tacchino. Il nome di quest’ultimo deriva proprio dalla sua somiglianza con la coda multicolore del tacchino. Il fungo, chiamato anche coriolus versicolor, è noto soprattutto nella medicina tradizionale cinese e, più in generale, nella cultura asiatica. Questa particolare sostanza infatti viene considerata di particolare aiuto per la tonificazione della milza, del fegato e del cuore; inoltre viene utilizzata per alleviare la stanchezza: è considerata un ottimo rimedio per migliorare la forza e la longevità. È proprio dal coriolus che deriva la crestina, uno dei più importanti farmaci neoplastici. I suoi effetti immunomodulanti e antitumorali sono resi possibili grazie alla presenza del polisaccaride K (PSK), che in Giappone viene impiegato nei trattamenti tradizionali contro il cancro, e del polisaccaride-peptide (PSP).

Il caffè al gusto di Chaga

Non solo Reishi: se si vuole gustare un buon caffè ai funghi si può ricorrere anche a una bevanda a base di Chaga, un fungo color nero tipico di alcune aree della Finlandia, e che infatti cresce in ambienti a rigida temperatura, anche fino a -30°.

Questo tipo fungo è ricco di sostanze antiossidanti che agiscono contro le tossine presenti nel nostro corpo e, di conseguenza, stimola il sistema immunitario e quello cardiovascolare grazie alla sua lunga catena di polisaccaridi.

Secondo alcuni studi, i funghi chaga potrebbero aiutare contro le ulcere e le allergie, e possono avere un ruolo importante nel contrastare il diabete e l’obesità. Al contrario del normale caffè, il mushroom coffee contribuisce a dare una sensazione di relax, perciò è possibile sorseggiarlo anche la sera senza correre il rischio di non riuscire a prendere sonno.

Le altre bevande ai funghi: dal tè alla testa di leone fino al Cordyceps

Uscendo dall’ambito dei caffè possiamo provare il tè alla testa di leone, anch’esso con effetti benefici sulla salute. La testa (o criniera) di leone è un fungo tipico delle regioni temperate e artiche del Nord America e dell’Eurasia. Tra i suoi effetti vi sono il rafforzamento del sistema immunitario, l’aumento del benessere digestivo e un aiuto contro le forme di ansia e depressione.

Inoltre, la testa di leone è nota per i benefici che reca alla memoria: la sua assunzione determina infatti un miglioramento della stabilità neuronale contro il deterioramento cognitivo, resa possibile grazie alla presenza dei beta-glucani (zuccheri complessi) e di stimolatori neuronali come gli ericinoni e le erinazine. 

Se invece avete bisogno di una maggiore quantità di energia, la soluzione adatta può essere il Cordyceps: un estratto di fungo adattogeno che si può sciogliere nell’acqua calda, nell’acqua di cocco o nel caffè. Il suo contributo è quello di aiutare a produrre e a mantenere livelli energetici costanti a livello cellulare.

Altra interessante opzione è rappresentata dal fungo denominato Hericium Erinaceus, a cui molti studi attribuiscono proprietà antitumorali, antiossidanti, antinfiammatorie e prebiotiche a livello gastro-enterico.

Il mercato delle tisane in attesa della svolta

È certo che le bevande a base di funghi saranno sempre più presenti nei drink del futuro, ma attualmente il mercato europeo stenta a decollare. Alla base di questo rallentamento ci sono problemi di natura burocratica, dal momento che le qualità benefiche, ancora non certificate, non possono essere indicate nelle confezioni. A questo si aggiunga che nel vecchio continente il chaga è considerato come novel food, e quindi può essere venduto esclusivamente sotto forma di polvere o estratto. Come affermato da alcune aziende impegnate in questo settore, il mercato americano ad oggi procede più velocemente di quello europeo.

Ma l’aspetto che incuriosisce maggiormente i potenziali consumatori è sicuramente quello legato al gusto: che sapore ha, di norma, una bevanda di questo tipo? C’è chi parla di un sapore dolceamaro che può essere tranquillamente corretto con degli aromi, e chi ne è rimasto soddisfatto per il suo sapore, definito buono e morbido. Insomma, sicuramente un prodotto da provare per togliersi la curiosità!

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